provincia: i primi Due anni di bottani

di Giuseppe Torchio

Le elezioni provinciali di due anni fa sono state caratterizzate da un andamento contraddittorio in quanto hanno dato risultati diversi sulla presidenza rispetto al consiglio provinciale. Se fossero stati validati i 6500 voti cancellati alla lista del centrosinistra, mentre lo scrutatore era momentaneamente assente, avremmo avuto un presidente, Carlo Bottani, in minoranza in consiglio provinciale. […]

“La Provincia del benessere’”, come spesso definita dal presidente, stenta a decollare, effetto dei limiti della riforma Delrio che ha lasciato l’Ente nel limbo delle buone intenzioni senza un esecutivo, risorse adeguate e competenze chiare, al netto dell’azione centralizzatrice, vedasi agricoltura ed altro, operata dalla Regione Lombardia prima dell’attuale esperienza dell’assessore mantovano Beduschi, che potrà emendare e migliorare il quadro delle competenze , durante il suo mandato. 

Avendo vissuto in periodo pre riforma l’esperienza di Presidente della Provincia limitrofa di Cremona mi accorgo dell’enorme differenza del quadro dei poteri locali. 

In questa temperie di incertezze non è arrivata la riforma per l’elezione diretta del presidente e degli organi della provincia, che, come noto, attualmente sono il frutto di una elezione di secondo grado a cui partecipano i consiglieri comunali di tutto il territorio provinciale.

Poiché le forze di maggioranza non hanno trovato una intesa per il cosiddetto terzo mandato dei Sindaci, anche la riforma delle Provincie è rimasta al palo al punto che si è provveduto ad una proroga fino alla prossima estate della scadenza del consiglio, precedentemente traguardata al corrente dicembre. 

Al momento non è dato sapere, a fronte dei grandi impegni sul premierato, sul ponte sullo stretto di Messina ed altre questioni ritenute prioritarie, se si possa confidare in un provvedimento serio per gli enti locali, che nel frattempo sono stati penalizzati con un taglio di diversi miliardi delle risorse PNRR , necessarie ad affrontare l’aumento elevato dei costi delle materie prime e dei progetti per non parlare di altri tagli evidenziati dalle associazioni delle autonomie.

La vicenda mantovana segna aspetti contradditori, da un lato l’appello unitario, ricco talvolta di qualche giaculatoria, all’unità e dall’altra la difficoltà a riconoscere il ruolo dei Comuni. Due almeno sono gli esempi più eclatanti di questo andamento ondivago: 

1) la mancata accettazione della composizione di una commissione provinciale asfalti, richiesta formulata dal centro destra alla precedente amministrazione Morselli ed allora bene accolta. Oggi la maggioranza si ritiene del tutto autosufficiente e talvolta rigetta come iniziative inutili le stesse azioni di sindacato ispettivo quali interrogazioni e interpellanze e le pur positive proposte contenute nelle mozioni e negli ordini del giorno. 

Si arriva così “lunghi” anche sulle proposte che riflettono esigenze ormai ataviche come il ponte tra Acquanegra e Calvatone, da mesi totalmente chiuso, precedentemente con traffico limitato da un trentennio. Mentre la provincia di Cremona aveva a bilancio 2023 la somma di 2,5 milioni, nulla era previsto nel nostro. Solo le forti richieste dell’utenza e l’intervento dei territori, in attesa della Soprintendenza, ha portato a stanziare 750 mila euro come quota parte per il ponte militare baylei;

2) la vicenda del rinnovo degli organi di gestione di Apam conferma mancanza di vision e scarsa considerazione dei Comuni con nomine extraterritoriali e la privazione del “diritto di tribuna” per il Capoluogo ed i Comuni dell’hinterland, che vantano oltre un terzo delle azioni e contribuiscono al bilancio con risorse decisive.

In un contesto dove le azioni di reintegro da parte del Governo e quindi della Regione del fondo TPL, Trasporto Pubblico Locale, sono assai tardive ed insufficienti, soprattutto da noi dove devono essere divise tra due Provincie, mentre le proteste studentesche per i tagli, in parte rientrate anche per l’anticipo di 500 mila euro da parte della Provincia, era giocoforza fare fronte comune mentre si è preferito spingere sulla lottizzazione più cieca. 

Il gruppo consiliare “Provincia di Mantova protagonista” ritiene importante garantire il colloquio con il sistema per le autonomie territoriali anche sul tema delle infrastrutture dove si registra un andamento ondivago rispetto al quadro di priorità indicato dalla precedente amministrazione Morselli e condiviso dalle forze e economiche e politiche istituzionali territoriali.

Nelle valutazioni emerse nel dibattito sul bilancio provinciale il gruppo ha rilevato la necessità di ampliare il fondo per le asfaltature, della segnaletica e della sicurezza stradale, stante la bontà del bilancio garantito dalle precedenti gestioni, la forte riduzione dell’indebitamento e la possibilità di accedere, con delegabilità garantita, meglio in caso di contrazione del costo del denaro. Altro elemento di valore è il sostegno al FUM, il Consorzio Universitario Mantovano. Abbiamo richiesto un intervento diretto della Provincia, anche con una cifra simbolica di 50 mila euro.
La vicenda delle società partecipate, come Agire, deve registrare l’impegno per garantire maggiori servizi ed un bilancio pari almeno ad un milione di fatturato, come indicato dalla legge anche nei settori dove è necessario fornire alle imprese tempi certi di risposta, in particolare nelle valutazioni ambientali.
La formazione professionale oggi elemento di valore, deve raggiungere tutto il territorio provinciale, in particolare le aree più meritevoli di riequilibrio quali il Destra Secchia e l’Oglio Po, oggetto di due AQST (Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale) del valore di 13-14 milioni cadauno, sottoscritti con la Regione. 

Infine la necessità di mantenere ed intensificare il tavolo per la realizzazione del raddoppio ferroviario Mantova-Piadena-Cremona-Codogno, con il terminal spostato a Bozzolo.
Il metodo di concertazione della Provincia con i Sindaci del territorio non ha subito interruzione con il cambio di maggioranza ed è ritenuto esemplare.

Lascia un commento